La carie dentaria è un processo morboso dei tessuti duri non vascolarizzati del dente (smalto, dentina, cemento) con andamento progressivo e irreversibile caratterizzato dalla demineralizzazione e dal disfacimento dei suddetti tessuti.
È’ una malattia infettiva dovuta a batteri presenti nella placca dentaria e comprende due fasi:
1^ fase :momento cariogeno caratterizzato da decalcificazione
2^ fase: momento cavitogeno caratterizzato dalla formazione di una cavità che generalmente si estende dalla superficie esterna del dente verso la camera pulpare.
Diffusione
La carie è sempre esistita e, nonostante la prevenzione, ancora oggi, il 70% dei denti si perde per carie. È colpita maggiormente la razza bianca e gialla con elevata incidenza nei paesi del Nord Europa.
Fattori predisponenti e cause
alimentazione: cibi raffinati ricchi di zuccheri soprattutto saccarosio (pane, riso brillato, dolci, marmellata ecc.) ;
situazione ambientale: composizione delle acque e del terreno in relazione alla presenza di oligoelementi come il fluoro;
sesso: sono più colpite le donne soprattutto in gravidanza e allattamento;
età: risultano più colpiti i giovani e viene principalmente colpita l’arcata superiore;
ereditarietà: non si eredita la carie, ma alcuni caratteri dentari sia strutturali, sia morfologici, che rendono il dente più suscettibile, oppure malposizioni dei denti;
stato immunitario generale;
inadeguata igiene orale;
malocclusioni, fenomeni di usura ed abrasioni, otturazioni o apparecchi protesici eseguiti male.
La causa scatenante è rappresentata dai batteri: streptococchi, actinomiceti e lactobacilli presenti nella placca.
Classificazione
Si distinguono 4 gradi di carie dentali:
- Carie di 1° grado: è interessato solo lo smalto
- Carie di 2° grado: sono interessati lo smalto e la dentina, ma la camera pulpare non è aperta per cui la polpa è intatta
- Carie di 3° grado: i germi raggiungono la polpa che è infiammata
- Carie di 4° grado: la polpa è in preda a processi di distruzione.
Vi è anche la carie del cemento quando si verificano alterazioni delle gengive che lo pongono a contatto con l’ambiente salivare.
Comparsa della carie
La carie inizia dallo smalto (carie superficiale );
quindi procede al di sotto di esso rapidamente distruggendo la dentina (carie penetrante)
fino ad intaccare la polpa . Il decorso può essere acuto o cronico a seconda della rapidità con cui avviene la distruzione del tessuto.
Sintomatologia
I sintomi sono dati dalla colorazione bruna che assume la sostanza cariata e dall’aspetto opaco che assume lo smalto. Il dente diventa più sensibile al contatto con sostanze acide o salate e alle variazioni termiche (dolore intenso) .
Terapia
Carie non penetrante: rimozione dei tessuti invasi dalla carie e otturazione della cavità con appositi materiali: amalgami, cementi, silicati, oro e resine che si induriscono in bocca dopo pochi minuti. Questi materiali non devono essere tossici.
Carie penetrante: il dentista stabilirà, sulla base della progressione della carie, se conservare la polpa o devitalizzare il dente.
Profilassi
- Eseguire un’accurata igiene dei denti con uso costante e regolare dello spazzolino e del filo interdentale.
- Effettuare applicazioni locali di fluoro e assunzione di fluoro per via generale in età infantile, durante la formazione dei denti.
- Non trascurare la carie dei denti da latte poichè l’interessamento dell’osso o la perdita prematura dei denti decidui, può compromettere la salute del dente definitivo.
- Rimuovere periodicamente il tartaro, principale fattore di deterioramento del dente.
- Ridurre gli zuccheri e in particolare i dolci che tendono ad aderire a lungo alla superficie del dente; evitare soprattutto questi cibi la sera, prima di andare a dormire.
- Usare dentifrici al fluoro che sono in grado di ridurre in maniera significativa l’incidenza della carie.
- Effettuare visite periodiche dal dentista di fiducia.
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