HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
Spread, articolo 18 e vecchi merletti...
di Vincenzo Andraous  ( vincenzo.andraous@cdg.it )

30 marzo 2012

Ci sono guerre dimenticate, alcune sottilmente retrocesse, altre spettacolarmente pubblicizzate. Guerre appena fuori l'uscio, ma lontane dalle nostre tavole ben imbandite di sapori e di colori vivaci. Eppure c'è un'altra guerra con la residenza a fianco della nostra dimora, che deruba vite, che recide esistenze, che rapina umanità nel silenzio più malato di illegalità. Mentre tutti, quindi nessuno, giocano a fare dello spread, dell'art. 18, il grimaldello intangibile per ogni eventuale crescita possibile, continua la sequela dei morti accatastati uno sull'altro, morti insignificanti di ieri, di oggi e di domani, morti che non parlano, che non possono dettare i tempi alla giustizia disattenta. Sono morti e basta. Morti meno importanti di quelli dell'emergenza mafia, terrorismo, criminalità, infatti quelli, sebbene con il ritardo assassino della storia, hanno imposto il risveglio delle coscienze. Questi altri invece sono morti che vengono da prima della vittoria su ogni mafia, e continuano a dispetto di ogni tragedia, di ogni solitudine, soprattutto a causa di ogni smemorata ingiustizia. Sono i morti che ogni giorno inzuppano di lacrime di coccodrillo i tanti contratti di lavoro fantasma, nei cantieri, nei luoghi destinati alla fatica ma privi di ogni sicurezza. Sono troppi questi morti che gridano vendetta, lo fanno senza armi, ma con la richiesta feroce di una ingerenza umanitaria, dal momento che quella sindacale rimane inevasa alla coscienza... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.



Sono questi i morti che indicano una tradizione, diventata infame malcostume, quale accondiscendenza della sciagura già prossima.

Nel bel paese si ode il corpo a corpo con la mafia, il terrorismo, la politica corrotta, la corruzione capillare, c’è frastuono di colpi, c’è lotta, c’è vita, c’è speranza.

Invece per questi morti senza lode né medaglie scintillanti, c’è ad attendere il prossimo sventurato, la postura composta del giuda di turno, di quello e di quell’altro che racconterà una verità disconnessa dall’altra, da quella che è per davvero causa di tante dipartite sconosciute.

Italia, Italia, è sempre Italia, quella del pallone d’oro mondiale e quella per l’inciucio nazionale, è Italia che si barrica, che si offende, che carica a testa bassa, che marcia per le strade, che prende le botte e le restituisce, è Italia che rimbrotta e si intestardisce, ma non si impunta per l’ennesimo innocente caduto dall’impalcatura perché sprovvisto della necessaria imbracatura.

C’è chi imputa questa cecità diffusa alla strategia furba e alla pressione opulenta esercitata dagli interessi di categoria, dalle lobby solitamente ignote.

Sono tante le inefficienze, altrettante le inefficaci soluzioni mostrate alla fiera degli stolti, esse inciampano sovente con la disonestà intellettuale insita nel profitto quale fine, che inventa e costruisce il potere della politica, quella politica che non fa servizio, perché opera per alcuni, e non per tutti, tanto meno per quei morti in lista di attesa, e comunque tutti finiti in serie B.

Vincenzo Androus - Counselor, Tutor Comunità "Casa del Giovane" Pavia

 

SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
La vita... è sempre la vita!
Il Tempo e l’Avvento.
Sguardi di solitudine.
Mal di Scuola... e futuro incerto!
Il giorno della memoria (Dove muore una civiltà...)
Un mondo perfetto.
A torto o a ragione.
Silenzi, che non aiutano.
Perché accade, quel che accade?
Soli... da non poterne più?
Dove la Giustizia, spesso, arranca.
L’emergenza neve e il solito scaricabarile delle responsabilità.
Piove...
Stati d’animo...
Ma di quale normalità stiamo parlando?
Quando, un Amore, se ne va!
Il pugno, la carezza e la memoria.
Oltre il fondo del barile.
Una questione di scelte.
Gioco d’azzardo e fallimenti quotidiani.
DELLO STESSO AUTORE
L’indifferenza del sangue.
Giovani a perdere.
I bambini non si toccano... mai!
Aspiranti professionisti dell’ultima meta.
Un video per un mondo di pace
il raglio del mulo - 2.
Al mio amico Maicol.
Più infantilizzati di quando sono entrati.
Disconnessioni mentali.
L’accettazione di una possibile trasformazione.
Alla scuola delle emozioni.
I traditori e gli indifferenti.
Donne e bambine quotidianamente oltraggiate.
Una parte di mondo brutalmente mutilato.
Quel silenzio che fa rumore.
Riemergenza?
Complici e vittime plaudenti.
Grida che non sempre riusciamo a cogliere.
Ma... cos’è, la Libertà?
Libertà va cercando ch’è sì cara...
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione