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La Libertà.
di Francesca Miceli  ( francymiceli@lbero.it )

26 settembre 2007






Un uomo è veramente libero se sa pensare.


 

Counseling - 7

La Libertà è una situazione che determina il nostro benessere perché ci piace in quanto non evidenzia alcuna imposizione.

L’uomo è padrone di pensare e di operare in assoluta indipendenza.

Quando questa definizione viene interpretata in maniera scorretta in quantochè ognuno la personalizza in base al proprio modo di essere, crea un errato rapporto con la condizione di libertà.

Questo accade perché non si osservano le regole sociali(basta essere informati sulle regole della buona educazione) e naturali( si tratta di una questione di equilibri cioè avere una personalità matura) ai quali siamo sottoposti tutti .

Ciò significa che la libertà assoluta non esiste perché bisogna fare i conti con la società, con la famiglia, con l’ambiente circostante.

La nostra libertà è sempre relativa in funzione di qualcosa o di qualcuno.

E’ necessario avere una buona conoscenza di quali sono le regole da rispettare.

Regole e leggi che equivalgono a condizionamenti che ogni essere umano deve conoscere, esaminare e poi rispettare per costruire un’identità matura.

Raggiungere una identità matura, che significa crescita personale, è la costruzione graduale di un miglioramento interiore, lasciandosi alle spalle la fiera delle fasi transitorie fautrici di atteggiamenti conflittuali con noi stessi e con gli altri.

E’ un buon equilibrio interiore il promotore del benessere psicofisico.

La mancanza di idee corrette, conseguente la produzione di pensieri non adeguati alla situazione che si viene a presentare, sviluppa disagi interiori.

Solo con la conoscenza, il sapere e l’applicazione di entrambi siamo nel giusto, siamo in pace con il nostro ego.

Il concetto di libertà spesso viene confuso con il concetto di libertinaggio per comodità e cattiva abitudine.

Deve essere chiaro che questi due concetti sono in antitesi, infatti il libertinaggio denota assenza totale di buona educazione, moralità.

Le sue fondamenta sono: vizio, sregolatezza e un’identità non adeguatamente sviluppata.

Significa vivere all’avventura senza rispettare niente e nessuno, pensare solo a se stessi.

Nella società in cui viviamo di libertà c’è né fin troppa, mancano però gli uomini liberi.

Molti si vendono o sono costretti a vendersi: argomento scottante..

Indubbiamente il benessere economico può migliorare la qualità della vita, ma ci siamo chiesti in che modo e quanto ci siamo compromessi con gli altri e con noi stessi per il Dio denaro?

Quanta libertà abbiamo perso? Siamo ancora liberi?

Avere una morale non ci deve far sentire persone limitate, ma adeguate nel rispetto di regole senza le quali non ci sarebbe una vita civile.

La libertà di pensiero dovrebbe essere alla base del concetto di libertà e del concetto di vita.

Solo se siamo liberi di pensare(chiaramente in maniera corretta applicando la logica, e sempre nel rispetto dell’altro) fin dall’infanzia, sviluppiamo un’identità appropriata, un buon equilibrio.

Se produciamo idee valide, mature possiamo, rispettare la condizione di libertà, la vita stessa.

Tanti pensieri affollano la nostra mente, se abbiamo imparato a usare la logica riusciremo a distinguere quelli buoni e quelli cattivi.

Se non siamo sufficientemente preparati nel saper usare la logica è un problema per noi e per chi ci sta vicino.

Quanti, impongono la propria autorità creando grossi disagi nell’altro, a volte insormontabili.

In primis, può succedere in famiglia,che i genitori educhino i figli con metodi non appropriati.

Come conseguenza potremmo avere degli adulti che si comportano come bambini poco cresciuti, con delle problematiche non di semplice risoluzione.

Questo avviene anche perché non è stato trasmesso ai figli il concetto corretto di libertà e del suo valore.

In secundis, in quella parte di società malsana, come per es. può essere l’ambiente di lavoro, dove il datore si impone non si propone, creando malessere ai dipendenti.

Questo secondo es. ha una soluzione più semplice, basta avere una personalità strutturata su solide basi ed una buona preparazione in un settore, tanto da poter cambiare ambiente lavorativo.

Invito a fare una riflessione su quanto detto...

Alla libertà penso da sempre perché non sono stata mai pienamente padrona della mia vita, non ho conosciuto bene questa sublime condizione.

Ho trascorso giorni e notti a capire perché non mi fosse dato l’onore di meritarla come qualsiasi altro essere umano.

L’ho sfiorata più volte ma non l’ho mai fatta mia.

Qualsiasi cosa era sbagliata, anche una sillaba pronunciata, un gesto, tutto quello che una bambina ha il diritto di fare....

Ho ricevuto sempre informazioni scorrette le quali hanno generato in me idee altrettanto scorrette di conseguenza produzione di pensieri non conformi alle circostanze che mi trovavo puntualmente davanti.

Vivendo un percorso così difficile perché alimentato da difficoltà inesistenti, frutto di fobia, da parte di chi avrebbe dovuto indicarmi il giusto percorso, ha determinato in me, invece, delle dinamiche mentali ricche di inquietudini, fobie, perturbazioni emotive e tutto quello che la mente può produrre quando è stata nutrita da cattivi insegnamenti.

Noi siamo quello che ci hanno trasmesso... vorrei gridarlo a tutti coloro i quali si sentono baroni di una scienza quale la medicina nello specifico la psichiatria, convinti che quello che la psiche riesce a costruire dipende dalla genetica: "ognuno ha una testa" disse qualcuno...

Non c’è affermazione più sbagliata. La genetica riguarda gli aspetti somatici, la psiche si costruisce lentamente, si nutre di apprendimenti derivanti dall’ambiente circostante.

La mancanza di piccoli spazi, cioè piccole libertà, che ognuno ha il diritto di avere dal primo giorno di vita, in una mente normale dotata di intelligenza, nella migliore delle ipotesi, produce nel tempo disturbi psicologici(ansia, attacchi di panico, senso di colpa, fobie ecc.).

Con un vissuto come quello descritto non è difficile sfociare in psicosi e isterie, quali risultato di un’esistenza che si è nutrita di tensioni e violenze psicologiche.

Frattanto il tempo passa e non sai cosa fare perché paralizzata da idee errate.

Solo applicando la logica possiamo raggiungere il benessere psicofisico.

Mi sono sentita libera per la prima volta quando sono riuscita ad esprimermi con me stessa, a ribellarmi a questo stile di vita a questa imposizione.

Libertà è stato il coraggio di parlare a me stessa, guardando ad occhi aperti e con la testa alta, chiedendo aiuto alla persona giusta.

E’ stato dolorosissimo concretizzare tutto ciò perché non avevo idee esatte e ferme; davanti a me avevo una strada buia, stretta e in salita....

"La persona giusta" mi ha chiarito il concetto di esistenza, insieme abbiamo modificato quello che non andava nella mia personalità per raggiungere un miglioramento.

Mi ha fatto conoscere la vita com’è con dati di fatto, in maniera naturale mi ha insegnato a vivere.

Parlo di psicoterapia un percorso non facile ma percorribile.

Nel 2007 si hanno ancora pregiudizi su questa scienza da parte di chi la ignora, di chi non la conosce.

Non è la medicina per i matti è quella scienza che aiuta a migliorare se stessi.

Libertà è anche non essere vittime di pregiudizi, linfa per chi non ha sviluppato una confacente personalità.

Solo costruendo una personalità stabile possiamo finalmente raggiungere la nostra indipendenza che equivale ad essere liberi.

Liberi da condizionamenti che non hanno una base logica perché conseguenza di apprendimenti inesatti.

Un uomo è veramente libero se sa pensare.

 

Francesca Miceli

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