Apro
il computer.: razzi di Hamas contro Ashqelon. l'artiglieria
israeliana riprende a sparare; il Presidente degli Stati Uniti d'America autorizza raid aerei in Medio Oriente;
sfollati a centinaia di migliaia; due giovani donne italiane rapite
in Siria; in Afghanistan gli ospedali di Emergency registrano tristi
record di feriti; in Sierra Leone decretato il coprifuoco, un altro
caso di Ebola nella capitale. in casa, ci diciamo "buongiorno?".
(Cecilia Strada). Qualche anno fa, mio fratello, allora
editorialista di questo Magazine, mi comunicò l'irrevocabile
decisione di interrompere la collaborazione. "E' inutile
continuare a denunciare e stimolare le coscienze: non cambierà
mai nulla". Io stesso, con una lunga serie di articoli
alle spalle, mi ero convinto del fatto che, ormai, poco o nulla, si potesse
continuare a dire (senza ripetersi), per delineare l'analisi dei
fatti del mondo. Durante il mio intervento, in un convegno -
seminario su "Fobie e ossessioni" però, ho
avuto modo di soffermarmi sull'importanza di recuperare il senso
della vita, per andare "oltre" quello steccato fatto di
paura, che ci costringe a rinchiuderci in sintomi e disturbi di vario
genere. "Lo dobbiamo ricordare... glielo dobbiamo ricordare
com'è bello!" - "cos'è bello, Leonard?"
- "Leggi il giornale... ci sono solo notizie negative...
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Hanno
dimenticato che cos’è la vita! Hanno dimenticato cosa
significa essere vivi! E c’è bisogno che qualcuno gli ricordi
che cos’è che hanno e cos’è che potrebbero perdere! Io
sento il dono della vita, la gioia della vita, la libertà
della vita... la meraviglia della vita!" (Oliver Sacks -
Risvegli). Abbiamo proprio dimenticato il piacere della vita che,
in maniera innata, ci trovavamo dentro, da bambini. Con le cose più
semplici. Qualche tempo fa, controllando quella porta di connessione
universale che è la posta elettronica, ho avuto la piacevole
sorpresa di leggere il messaggio del mio amico Maurizio che,
sinteticamente, riporto:
“Ho
conosciuto un bimbo di 8 anni di nome Joseph V. il quale, dopo essere
entrato in confidenza con me e con mio figlio, ha iniziato a
raccontarci di un suo progetto di relativo ad un’era
quadridimensionale che realizzerà un giorno, insieme ad un
gruppo di suoi collaboratori. Quest’idea ha come scopo quello di
spiegare ai bambini del pianeta terrestre la forte necessità
di un mondo quadridimensionale NON VIOLENTO! Joseph, inoltre, è
stato in grado di descrivermi, nero su bianco, la funzione di ogni
singolo pianeta che circonda la Terra iniziando a spiegarmi che
esiste una grande forza che si chiama
ENERGIA ! Tutti i bambini,
grazie alla loro energia, un giorno diventeranno astronauti e, per
mezzo delle astronavi futuristiche quadridimensionali, potranno
prendere l’energia sottratta ai vari pianeti del Sistema Solare e
portarla ai bambini del pianeta terra così che tutta la
cattiveria del mondo possa svanire!”
Noi
vediamo, sentiamo, parliamo, ma non sappiamo quale energia ci fa
vedere, sentire, parlare e pensare. E quel che è peggio, non
ce ne importa nulla. Eppure noi siamo quell’energia. Questa è
l’apoteosi dell’ignoranza umana. (Albert Einstein)
Cari
lettori, è proprio vero, come diceva Jaroslaw Iwaszkiewicz:
Il mondo fa paura ma, in esso, nuotano in un immenso
acquario, betulle, volpi, torrenti di fiori, strade di campagna e
case di legno. E, ancora, i concerti di Brahms e i valzer di Chopin.
Riflettendo
su queste verità, mi è tornato in mente il filmato
“internautico” che avevo avuto modo di studiare qualche
anno fa (tramite un link specifico, inviatomi da una valente
collaboratrice) certamente fuori dal comune che, a vederlo,..resti senza parole.
È
tutto così vero, che non ci avevi pensato. È tutto così
affascinante, che il resto, perde valore. Ripenso ad una riflessione
del grande Einstein: "Cento volte al giorno, ricordo a
me stesso che la mia vita (interiore ed esteriore) è basata
sulle fatiche di altri uomini, vivi e morti; per questo mi ripeto
che, io stesso devo fare il massimo sforzo, per dare nella stessa
misura, in cui ho molto ricevuto."
Mi
approfondisco nella visione del filmato e giungo alla conclusione che
non si deve, per forza, da giornalisti, porsi l’obbligo di
informare solo su quello che non funziona.
Non
di rado vivo la necessità di spiegare, alle persona a me più
vicine, il motivo per cui più procedo sul mio cammino di vita
e meno trovo interesse a confrontarmi col Sociale...
In
realtà (contrariamente a quello che si possa pensare) non è
affatto una rinuncia ma un modo di confrontarmi con il concetto,
amato, di Libertà. Questo “concetto”, infatti, non
è solo un valore risultante dalla possibilità di fare
ciò che si vuole ma, piuttosto, nasce dal sottile piacere che
si prova quando comprendi che, il motivo che ti porta a combattere in
difesa della tua Identità, è quello di farti confluire
all’interno di un “tutto”: l’intera comunità dei
viventi, il complesso sistema (ad ingranaggi) che è, di fatto,
l’Universo. Insomma, una sorta di “Principio Universale”
(o di Libero arbitrio) declinabile in tanti modi apparentemente
differenti.
Per
cui, il mio concetto di Uomo Libero, è quello di colui che è
capace di “sentire” l’Assoluto (pur nel relativo della
nostra condizione) e i cui unici confini, sono quelli dettati dalle
Leggi di Natura. Per poter dire all’Altro: “io sono Te. E,
insieme, creiamo il Noi, per tendere all’armonia”.
L’Uomo
nasce Libero ma, ovunque io volga il mio sguardo, io lo vedo in
catene! (Jean Jacques Rousseau)
Non
posso fare a meno di concordare sul fatto che ci sono scienziati a
cui dobbiamo molto, che hanno posto le basi della Fisica
contemporanea: grazie a loro, ora sappiamo che tutta la materia è
energia. Einstein stesso, ad esempio, ci ha spiegato che, per
scoprire quanta energia c’è, in una qualsiasi sostanza,
basta moltiplicare il suo peso, per il quadrato della velocità
della luce (cioè, 90 miliardi). In pratica, esiste, in ognuno
di noi, un Universo di forza e di possibilità!
Gli
sviluppi della Fisica quantistica, però, hanno stupito ancor
di più, introducendo il concetto in base al quale, l’energia
stessa, possa essere una sorta di "campo cosciente".
Al
di là dei fenomeni visibili, è emersa una realtà
che compenetra tutto e che obbedisce a Leggi, finora sconosciute,
completamente diverse da quelle cui siamo abituati. È un
Universo che ci comprende e che noi "conteniamo"
interamente, in una dimensione talmente vasta, da essere definita,
dai Fisici, "campo delle possibilità, o probabilità".
In
questo mondo quantico, due particelle di energia, pur distanti
migliaia di chilometri tra loro, finiscono col trovarsi comunque, in
relazione, determinando fenomeni che condizioneranno, l’andamento
delle cose circostanti.
Per
semplificare (e di molto) il discorso, pensiamo alle maree (movimenti
di masse d’acqua, composte da particelle subatomiche),
influenzate dalla posizione della Luna (pianeta strutturato,
ugualmente, da particelle, capaci di generare "campi di energia
gravitazionale"). Addirittura, si arriva al punto da potere
immaginare queste "due" particelle, come se fossero "una
soltanto".
In
effetti ogni particella, ne ha una gemella che porta, però,
una carica elettrica opposta. È come se, entrambe fossero
monche e fuori equilibrio. Infatti, si cercano, si incontrano... e
raggiungono una sorta di equilibrio perfetto, scomparendo in un
"lampo" di luce.
"Noi
siamo Angeli con un’ala sola: possiamo volare soltanto
abbracciati" (Luciano de Crescenzo)
Il
funzionamento della PET (Tomografia ad emissione di Positroni), si
basa su questa realtà. Pensate che, secondo questo principio,
la vita e la morte di un qualunque individuo, rappresenterebbero, per
costui, i due estremi che, ad un certo punto di congiungono,
chiudendo il cerchio esperienzale "imperfetto" di
quell’essere umano e consentendogli di equilibrarsi in una
dimensione a noi sconosciuta ma che, certamente, consente (attraverso
la liberazione di un’incredibile quantità di
informazioni grazie a quel processo che, ignorantemente, chiamiamo,
di decomposizione) la nascita di nuove forme e manifestazioni
esistenziali.
La
scienza, ogni giorno di più, infatti, dimostra che, noi e il
Mondo che ci circonda, siamo un tutt’uno.
In
pratica, un continuo flusso di particelle che trasmettono
informazioni le quali, in funzione di un "progetto"
specifico (è come se il pacchetto più piccolo di
energia organizzata, chiamato "quanto", già sapesse
cosa deve fare), attraverso le quattro interazioni, plasmano ogni
forma conosciuta (o meno) e le danno vita.
Infatti,
la materia non è affatto solida: così come un’immagine
riprodotta su un monitor, è solo il risultato del
posizionamento, nello spazio, di pixel (o bit) di informazioni.
Questo,
è il MIRACOLO della vita!L’Universo
è un’armonia, le sue manifestazioni... una rete di
relazioni.
"In
principio era il Verbo. E il Verbo era presso Dio. E il Verbo era
Dio. Egli era, in principio, presso Dio. Tutto, è stato fatto,
per mezzo di lui. E, senza di lui, nulla è stato fatto, di ciò
che esiste". (Giovanni, 1, 1-6)
Immaginiamo
con il termine "Dio", quello che vogliamo: anche il "nulla"
che, in quanto pensato, è pur sempre qualcosa. Da lì,
origina il "codice sorgente" che, pare, sia contenuto nel
Bosone di Higgs (la più piccola particella conosciuta).
Se
posizioniamo, su una lastra, una polvere metallica (o del sale) e lo
sottoponiamo (seguendo una certa procedura) ad una frequenza acustica
(un suono), il materiale "inerte" costruisce disegni che
cambiano man mano che modifichiamo la frequenza (e, quindi, il suono:
cioè l’informazione energetica)!
Le
neuroscienze, da tempo, hanno dimostrato che, il cervello, funziona
come una radio, generando campi elettromagnetici (dentro gli
Astrociti) che si propagano (mediante i neuroni e il liquor)
trasportando idee ed emozioni in tutto l’organismo e, grazie ai
"neuroni specchio", da un individuo all’altro. Non è
strano ipotizzare, a questo punto, che, grazie ad una sorta di ponte
radio, qualcuno, in qualche parte del Mondo, possa captare (magari in
maniera inconsapevole) i nostri pensieri. E noi, i suoi.
In
pratica, possiamo immaginarci come un violino che viene suonato dalle
forze dell’Universo: noi però, abbiamo l’onore e
l’onere, di potere accordare lo strumento.
Le
correnti filosofiche orientali ritengono che, il pensiero (come
espressione elettromagnetica determinata e organizzata), sia potente
energia che crea e plasma tutto quello che sta intorno e che,
comunemente, si chiama Mondo.
La
scienza, moderna, attraverso altre terminologie, sta dimostrando che,
siccome tutto è energia, siamo sottoposti a delle
sceneggiature di cui possiamo, in modo o nell’altro, diventare
i registi.
Cari
lettori, dopo tutte queste osservazioni, ci interessa ancora tanto,
arrabbiarci perché un’orda di maialozzi intonsi
(politici corrotti, funzionari senza scrupoli, truffatori di ogni
risma, etc.), si azzuffano nella porcilaia. dimentichi del destino
che, comunque, li vuole cotechini?
Si,
è vero, costoro ci rendono l’aria irrespirabile e ci
consumano le risorse. Ma, per trovare una soluzione, disponiamo delle
meraviglie di cui si è parlato finora. E, con quelle nella
testa, il futuro non potrà portarcelo via nessuno!
"Se
uno sogna da solo, è solo un sogno. Se molti sognano insieme,
è l’inizio di una nuova realtà."
(Friedensreich Hundertwasser )
"Abbiamo
avuto un’estate straordinaria, una stagione di rinascita e di
innocenza: un miracolo, per 15 pazienti e per noi, i loro custodi! Ma
ora, dobbiamo tornare alla realtà del miracolo. Potremmo dare
la colpa alla scienza e dire che è stato il farmaco a fallire
o che è stata la malattia a tornare. Oppure, che i pazienti
non hanno resistito alla perdita di decenni delle loro vite. La
verità è che non sappiamo che cosa è andato male
o che cosa è andato bene. Noi sappiamo soltanto che, allo
svanire della speranza farmacologica, è seguito un altro
risveglio: abbiamo capito che lo spirito dell’uomo è più
forte di qualsiasi farmaco e che questo spirito ha bisogno di essere
nutrito! Il lavoro, il gioco, l’amicizia, la famiglia. Sono
queste le cose che contano. E noi, l’avevamo dimenticato! Le
cose più semplici..." (Oliver Sacks - Risvegli)
Giorgio
Marchese-
Direttore La Strad@
Si
ringraziano Maurizio Gammarota per avermi raccontato la storia di un
bambino fantastico ed Emanuela Governi, per gli spunti di
riflessione che mi hanno aiutato ( e non poco) per la realizzazione di questo editoriale, pubblicato per la prima volta il 22 settembre 2014 e riproposto, oggi, con gli adattamenti dettati dall’esperienza.