Quesiti - Gli errori di valutazione in relazione al tempo e allo spazio.
di Giorgio Marchese  ( direttore@lastradaweb.it )

12 aprile 2009



Roba da togliere il sonno!


Avrei bisogno di una definizione del termine “errore” e, già che ci siamo, anche di una di “spazio” in relazione al “tempo” e alla velocità del pensiero. Grazie

G. I.

 

Errore deriva da “errare”, che i latini identificavano col significato di andar vagando senza sapere dove, come brancolando nelle tenebre. Potremmo quindi intendere tale vocabolo della lingua italiana come allontanamento dal vero, dal giusto, dalla norma, in funzione di ciò che si è pensato e prodotto.

Col termine “spazio” si  individua quell’entità più o meno limitata e indefinita nella quale sono situati dei corpi o degli oggetti.

Siccome il tempo è quell’intervallo  stabilito o previsto per il compiersi di un’azione e misura il trascorrere degli eventi in una successione illimitata di istanti, possiamo concludere, che l’attività del Pensiero  si esplica all’interno dello spazio degli atomi presenti nelle molecole del DNA di neuroni e nevroglia di alcune zone cerebrali (principalmente Corteccia, Ippocampo, Ipotalamo, Talamo, Amigdala, etc), nel rispetto del tempo scandito da quelle leggi riguardanti l’energia che la moderna fisica quantistica studia. Gli errori sono il frutto di  riflessioni scorrette conseguenti ad elementi acquisiti in memoria senza una verifica logica.

 

G.M. - Medico Psicoterapeuta

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