La
voce del Grillo parlante...
I
vantaggi del consumo regolare dell’olio d’oliva nell’alimentazione
sono arcinoti. Questo caposaldo della dieta mediterranea infatti
viene indicato per la prevenzione delle patologie cardiovascolari e,
grazie alla particolare composizione in acidi grassi, appare
significativo in chiave più ampia per il benessere cellulare.
Colpisce tuttavia una nuova ricerca condotta all’Università di
Firenze, che ha individuato un nuovo, potenziale effetto positivo
sull’organismo umano legato all’utilizzo delle foglie della pianta.
Al loro interno sarebbe infatti contenuta una sostanza, chiamata
oleoeuropeina, che potrebbe avere un ruolo nell’approccio terapeutico
alle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Negli animali da
esperimento che sviluppano una patologia simile a quella umana il
composto, destinato a diventare un integratore, ha infatti dimostrato
di favorire il mantenimento delle funzioni cognitive. Allo stesso
tempo, ci sarebbero anche evidenze di una funzione protettiva di
questa sostanza per il pancreas delle persone affette da diabete.
Insomma, il richiamo degli esperti toscani è chiaro: anche
prodotti di scarto come le foglie dell’olivo potrebbero diventare
utili supporti per il mantenimento del benessere umano.
Fonte
www.edott.it
|