Pubblicato
su Lo SciacquaLingua
Si
presti attenzione molta attenzione ai due termini in oggetto perché
spesse volte vengono confusi e adoperati, quindi, arbitrariamente.
Pure essendo entrambi congiunzioni hanno significati completamente
diversi. Sebbene è una congiunzione subordinante e vale
"quantunque", "nonostante (o non ostante)",
"benché" e introduce, per tanto, una proposizione
concessiva, con il verbo tassativamente al modo congiuntivo: Luigi,
"sebbene" fosse ammalato, si recò regolarmente al
lavoro. Molto spesso il verbo è sottinteso (si ha, quindi, una
proposizione concessiva ellttica del verbo). "sebbene"
controvoglia (o contro voglia), lo assecondai. Sibbene, invece, è
una congiunzione con valore avversativo e sta per "ma",
"bensí" e si usa dopo una proposizione negativa: non
abbatterti, "sibbene" reagisci alle avversità della
vita.
A
cura di Fausto Raso
|